NON POSSIAMO VIVERE SENZA...LA PAROLA

"NON POSSIAMO VIVERE SENZA...LA PAROLA, siamo tutti invitati alla scuola della Parola delle Scritture" un invito del nostro decano don Maurizio Pessina.

Carissimo/a
il nostro Vescovo Mario continua ad insistere sulla necessità di familiarizzare con la Parola di Dio e di ascoltarla con metodo. Lo ha già fatto in diverse circostanze e continua a farlo anche nella sua nuova lettera pastorale: "Cresce lungo il cammino il suo vigore". Addirittura il vescovo ci chiede una verifica del nostro ascolto, sapendo che non è una novità l'invito all'esercizio della Lectio Divina o di altre forme di ascolto della Parola di Dio. Questa insistenza vorrà pur dire che, per la qualità di vita cristiana di tutti noi, dobbiamo accostarci con perseveranza e con metodo alle sacre Scritture: ne va della nostra fede. Diverse sono le occasioni per ascoltare, meditare, verificare e convertire la nostra vita sulle Parole che Dio ci rivolge, dalla liturgia, ai momenti di preghiera che precedono gli incontri, da qualche pagina della Bibbia letta in famiglia, ai momenti più organizzati e strutturati per un miglior approfondimento. Tra tutti questi momenti da valorizzare, ecco anche quest'anno l'occasione da non perdere: la Scuola della Parola Decanale con l'esercizio della Lectio Divina. A pensarci bene siamo davvero in debito, gli uni verso gli altri e in particolare lo è la Chiesa, di comunicare la verità della Parola di Dio. Anzi, affinché non si riduca il Vangelo a una raccomandazione di opere buone, siamo in debito verso tante persone e verso il mondo contemporaneo di una parola che apra alla speranza, al significato pieno dell'esistere e alla salvezza. Dobbiamo proporci e proporre di recuperare quella familiarità con la Parola di Dio che è la condizione essenziale per essere educati al pensiero, al sentire e all'agire di Cristo. Proprio per questo dobbiamo evitare che la Sacra Scrittura sia solo ridotta a un libro da leggere, studiare, commentare, discutere. La Scrittura è un testo ispirato, ha un'efficacia "quasi sacramentale" e la sua lettura non deve essere solo "curiosa" o "intellettualistica", ma spirituale. Infatti lo Spirito abilita chi accosta la Parola a conoscerla "spiritualmente", cioè rende possibile e desiderabile entrare in quella confidenza di comunione con colui che ha desiderato parlarci e rivelarsi. Nell'accostarci alla Parola di Dio non possiamo ridurci a raccogliere informazioni o incrementare conoscenza sul quel brano: sempre la Parola chiede una risposta, invita a una conversione, propone una vocazione e spinge alla preghiera. Per questo obiettivo di crescere nella familiarità con la Scrittura, in ogni ambiente e circostanza devono risuonare le Parole del Vangelo; tuttavia non si può essere ingenui o affidarsi all'emotività, occorre essere guidati con un metodo e condotti con sapienza. Occorre lasciare maggior spazio allo Spirito e permettere alla Parola di non fermarsi alla sola mente, ma di arrivare fino al cuore, perchè dal cuore si sciolga la decisone di seguire Gesù e sgorghi l'eloquenza della preghiera che supera i nostri mutismi e pigrizie. Il tema e il percorso proposto quest'anno dalla Scuola della Parola Decanale con l'esercizio della Lectio Divina vuole aiutare a ripensare il senso dell'essere Chiesa che vive vigilando nell'attesa, che vive pellegrina nel deserto, che vive come popolo in cammino nella precarietà nomade. L'incontro, l'ascolto, la condivisione degli uni verso gli altri permettono di valorizzare le differenze, lo specifico di ciascuno, impongono di riconoscere i doni ricevuti. Non possiamo pensarci come comunità di Cristo stando semplicemente accanto a persone di altri paesi e di altre culture e immaginando che dovremmo essere "accoglienti" solo nel senso di "permettere" a queste persone di partecipare alle nostre cose. Questo tempo ci chiede un cambio di prospettiva, o meglio, assumere la prospettiva che fin dall'inizio è stata della comunità cristiana. Ci domanda di ripensare il senso dell'essere Chiesa, di riconoscere che nessuno è straniero o ospite ma che tutti siamo concittadini dei santi e familiari Dio, "edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d'angolo lo stesso Cristo Gesù" (Ef 2, 19-20). 

Ecco, dunque, il tema: ABBATTERE I MURI DI SEPARAZIONE. Per una Chiesa fino ai confini della terra. 
Cogli l'occasione, non perderla nonostante i numerosi impegni, fai la cosa giusta e, come invita simpaticamente papa Francesco, "vuoi farmi contento? Leggi, conosci e medita la Parola di Dio! 

Ecco il percorso e le date della Scuola della Parola Decanale: 

Chiesa san Martino in Bollate ore 21.00 

Venerdì 12 Ottobre  PRIMO INCONTRO: 
II disegno d 'amore di Dio (Efesini 1 , 1 -1 9) 
Venerdì 09 Novembre SECONDO INCONTRO: 
Nessuno è straniero (Efesini 2, 8-22) 
Venerdì 14 Dicembre TERZO INCONTRO: 
Ricolmi della pienezza di Dio (Efesini 3, 14-21) 
Venerdì 11 Gennaio QUARTO INCONTRO: 
Rivestire l'uomo nuovo (Efesini 4,17-32) 
Venerdì 08 Febbraio QUINTO INCONTRO: 
Lottare con l'armatura di Dio (Efesini 6, 10-20) 
Venerdì 01 Marzo EVENTO CONCLUSIVO 

La presidenza delle celebrazioni della Scuola è affidata a don Maurizio (Decano) mentre la predicazione quest'anno sarà a cura di don Fabio Riva, Vicario di Baranzate, e da quest'anno neo assistente diocesano Azione Cattolica dei Ragazzi, giovani e assistente della FUCI.

don Maurizio Pessina